LE PROCESSIONI DEL VENERDI' SANTO A MALTA: MALTA

1) L'Orazione nell'Orto - Questa statua è sicuramente una delle due statue che nel 1866 fecero parte della prima processione del Venerdì Santo di Mosta. Così come la maggior parte delle statue processionali di Mosta, anche questa è opera di Karlu Darmanin. L'Angelo ha entrambi i simboli della agonia di Gesù nell'orto del Getsemani; infatti ha un calice d'argento nella mano destra e una croce nella sinistra. Sia l'Angelo che il Cristo sono stati restaurati da Rafel Bonnici Calì nel 1952.

2) Il Tradimento di Giuda - Questo gruppo statuario è stato l'ultimo ad essere aggiunto alla serie di statue di Mosta e fu realizzato da Glormu Dingli nel 1963. Dopo quella di Qormi e di Zejtun è stata la terza statua avente questo soggetto ad essere introdotta nelle processioni maltesi. Oltre a Giuda, in questo gruppo compare insolitamente, alla sinistra del Cristo, uno degli alti funzionari dei sacerdoti che regge una torcia (similmente al gruppo denominato "L'arresto" di Trapani).

3) La Flagellazione - Questa statua è un'opera in cartapesta di Karlu Darmanin ed è stata realizzata prima del 1866. È una delle statue che fece parte della prima processione del 1866 insieme alla statua dell'Orazione nell'Orto. Da evidenziare è anche la perfezione anatomica raggiunta dal Darmanin nel raffigurare il corpo di Gesù flagellato. Nel 1952 la statua è stata restaurata da Rafel Bonnici Calì.

4) Ecce Homo - In questa statua Gesù è rappresentato secondo i canoni tradizionali che prevedono una sola figura del Cristo in piedi, coronato di spine e reggente una canna nella mano destra. Anche questa è un'opera in cartapesta di Karlu Darmanin, che sostituì un'altra in cui Gesù era seduto su una bassa colonna, ed è stata restaurata da Rafel Bonnici Calì nel 1952.

5) La Caduta di Gesù sotto la croce - Anche "Il Redentore" è opera di Karlu Darmanin che la eseguì nel 1869 e raffigura il Cristo che cade sotto il peso di una bellissima croce in noce, impreziosito da una catena di argento in vita. Rafel Bonnici Calì lo ha restaurato nel 1952.

6) La Veronica - Questa è un'altra delle sei opere che Karlu Darmanin realizzò per la processione del Venerdì Santo di Mosta. Alla destra della Veronica si trova una bambina la cui presenza fu ispirata dalle rivelazioni della Beata Katerina Emerich.

7) La Crocifissione - Altro capolavoro in cartapesta di Karlu Darmanin (1869), ampiamente considerato uno degli esemplari più belli della Crocifissione tra tutti quelli presenti a Malta e a Gozo, soprattutto per la imponente figura del Cristo. La iscrizione "INRI" sopra la testa di Gesù è in argento massiccio e tutto il gruppo è stato restaurato da Rafel Bonnici Calì nel 1952.

8) La Sepoltura - Questa monumentale urna dorata in cui è adagiato Gesù Morto è stata completata nel 1924 su progetto di Wistin Camilleri, che ha realizzato in cartapesta anche il corpo del Cristo e gli Angeli che si trovano ai quattro angoli e intorno alla corona situata superiormente. La struttura, di evidente stile barocco, è stata intagliata nel legno da Antonio Agius. Quest'urna è l'unica a Malta ad avere otto Angeli, in quanto altrove sono assenti o al massimo ve ne sono quattro. Per via del peso notevole, quest'urna non è portata a spalla durante la processione, ma è collocata su un carro con quattro ruote, nascoste da un drappo di velluto.

9) Nostra Signora dei Dolori - La prima statua raffigurante la Madonna Addolorata fu commissionata a Karlu Darmanin nel 1869. Comprendeva un piccolo Angelo che Le stava accanto, sostituito nel 1918 dalla attuale statua di S. Giovanni in quanto era di proporzioni più piccole rispetto a quelle delle altre statue e, poichè Karlu Darmanin era morto dieci anni prima, la esecuzione dell'opera fu affidata ad uno dei suoi allievi. Anche questo gruppo è stato restaurato da Rafel Bonnici Calì nel 1952.