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MALTA - Ħal Qormi (La processione)

Pur celebrandosi i Riti della Settimana Santa da molto prima, le notizie più remote di una processione del Venerdì Santo ad Ħal Quormi risalgono al 1764.
A quell'epoca si sa che erano già in uso cinque statue corrispondenti ai cinque Misteri Dolorosi e che ognuna di queste veniva portata in processione nelle Domeniche di Quaresima in cui si commemorava il Mistero corrispondente: l'Orazione nell'Orto, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Gesù che porta la croce con la Veronica accanto e la Crocifissione.
Agli inizi del XX secolo cominciarono a comparire nella processione i personaggi biblici e fu don Gerard Frendo che, negli anni '50, contribuì a conferire al sacro corteo la spettacolarità che si riscontra attualmente.
Tra l'altro, diversamente che altrove in Malta, la processione del Venerdì Santo di Ħal Qormi è quella composta dal maggior numero di statue, di molto superiore a quello tradizionale di otto; ben dodici sono infatti i gruppi processionali che vengono portati a spalla da devoti che provvedono a loro spese agli addobbi floreali e a reperire coloro che portano le forcelle.
I dodici gruppi, tutti di grande pregio dal punto di vista artistico, sono quindi: 1 - l'ultima Cena, 2 - l'orazione nell'Orto, 3 - il tradimento di Giuda, 4 - la Flagellazione, 5 - l'Ecce Homo, 6 - la caduta di Gesù sotto la croce, 7 - Gesù incontra sua madre Maria, 8 - Gesù aiutato da Simone di Cirene; la Veronica e le donne di Gerusalemme, 9 - la Crocifissione, 10 - la Deposizione, 11 - l'Urna del Cristo Morto, 12 - la Madonna Addolorata.
La processione, organizzata dalle Confraternite del SS. Sacramento e del Rosario, esce dalla Chiesa di S. Giorgio ed è, se non la più bella tra tutte quelle che si svolgono a Malta, sicuramente una delle più coreografiche, sia per la particolarità dei gruppi statuari composti ognuno da diversi personaggi, sia per la cura impiegata nel confezionare gli abiti indossati da coloro che interpretano i personaggi biblici e i soldati romani.
 
I vecchi gruppi, opera di Salvatore Bruno (Bari), sostituiti dagli attuali
 
 

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.