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MALTA - Il-Birgu (La processione)

La prima processione del Venerdì Santo a Birgu risale agli anni 1749/50 e non era come la conosciamo oggi; non era nemmeno costituita dalle stesse statue.
Dal 1975 questa processione ha acquisito una maggiore spettacolarità perché, oltre alle tradizionali otto statue, vi partecipano moltissimi fedeli che indossano abiti con i quali interpretano personaggi biblici sia del Vecchio che del Nuovo Testamento.
Recentemente, nel 1999, anche le donne hanno iniziato a prendere parte alla processione indossando questi abiti.
Le statue furono in origine portate dalla Spagna da marinai maltesi che avevano visto le processioni del Venerdì Santo a Barcellona, con statue rivestite di eleganti abiti in stile spagnolo. Questi rimasero talmente colpiti dalla spettacolarità di quelle statue che ne portarono alcune simili a Malta e in particolare a Birgu.
La processione esce dalla Chiesa di S. Lorenzo.

Nota storica - In un passato alquanto lontano a Birgu, durante la Settimana Santa, venivano organizzate quattro processioni che uscivano da diverse chiese e cappelle.
La prima si svolgeva il Mercoledì Santo e partiva dalla chiesa del Monte Carmelo per giungere sino al molo. Questa processione era conosciuta come la "Processione Nera" perché vi prendevano parte i marinai della flotta dell'Ordine dei Cavalieri di Malta che indossavano un abbigliamento nero ed avevano il volto coperto da un cappuccio; per questa ragione quindi le fu attribuito il nome di "Black Procession".
Tra gli equipaggi delle galere dell'Ordine che prendevano parte a questa processione vi erano anche schiavi battezzati, forzati e individui con condanne per diversi reati che trascinavano una catena; ciò è all'origine della pratica, giunta fino ai nostri giorni, di fare penitenza in processione trascinando pesanti catene legate alle caviglie.
Un'altra processione usciva dalla chiesa dell'Annunciazione il Giovedì Santo e altre due il Venerdì Santo; una partiva dalla cappella greca, mentre la sera un'altra dalla chiesa di S. Lorenzo.
La cappella della comunità greca, dove oggi sorge la Chiesa Museo nell'Oratorio di S. Giuseppe, era dedicata a Nostra Signora di Damasco.
Tutte queste processioni non esistono più sin dal 1869 e di esse oggi ne è rimasta solo una, quella della Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo.

 
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
- Foto tratta dal sito Birgu Local Council.