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MALTA - Iż-Żejtun (La processione)

Della processione del Venerdì Santo di Iż-Żejtun si ha notizia sin dal 1742; nel passato la processione era molto più penitenziale rispetto ad oggi e fino alla fine della II Guerra Mondiale gli unici personaggi biblici che vi partecipavano erano Giuseppe di Arimatea e Nicodemo.
Ogni statua era accompagnata da bambini e confratelli con abiti di rito diversi da una statua all'altra; i bambini portavano i simboli della Passione e i confratelli lumi con ceri accesi. Dietro la statua di "Gesù che cade sotto la croce" vi era un gran numero di penitenti incappucciati che portavano pesanti catene legate ai piedi e dietro l'Urna due suonatori di violino accompagnavano il canto del "Miserere".
Dopo il 1960 la processione ha avuto un grande impulso, al punto che attualmente vi partecipano più di cinquecento persone, tra personaggi biblici, centurioni romani e soldati; l'allestimento delle basi processionali è molto curato e vi è la partecipazione di due bande musicali che eseguono strazianti marce funebri.
La processione del Venerdì Santo di Iż-Żejtun è quella che vanta il maggior numero di statue (dodici) insieme a quella di Ħal Qormi; nel 1960 ve ne erano invece solo sette.
Da allora vennero aggiunte: "il Tradimento di Giuda" (1961), "Ecce Homo - Pilato presenta Gesù ai giudei" (1962), "Gesù aiutato dal Cireneo" (1962 ed un'altra più recente), "la Deposizione" (1965) e "Ecce Homo - Gesù dopo la flagellazione" (1985).
La processione esce dalla Chiesa parrocchiale di Santa Caterina.
 


 
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.