- - - - -
.


Ritorna al sito

GOZO - Ix-Xagħra (La processione)

I documenti dell'archivio parrocchiale di Ix-Xagħra provano che in questa località, fin dal 1688, è sempre stata viva una grande devozione verso il Crocifisso e la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
Tuttavia bisogna attendere l'inizio del XX secolo perchè venga realizzata la prima delle otto statue che compongono l'assetto tradizionale delle processioni del Venerdì Santo a Malta. Infatti nel 1913 fu realizzato dallo scultore Luigi Guacci di Lecce la statua de "la Crocifissione" a cui seguirono entro il 1915, sempre dello stesso autore, le altre sette.
La prima processione del Venerdì Santo si svolse quindi ad Ix-Xagħra nel 1914 con la partecipazione di moltissimi fedeli e, dal momento che ancora non era stata realizzata l'Urna del Cristo Morto, fu preso in prestito il Cristo Morto della Cattedrale di S. Giorgio a Victoria (Ir-Rabat).
Fino agli anni sessanta del secolo scorso nella processione figuravano anche i penitenti, portatori di croci con le catene alle caviglie; da quegli anni in poi aumentò anche il numero di coloro che interpretano il ruolo dei personaggi biblici, fino ad arrivare oggi ad una partecipazione di circa quattrocento persone.
Nel 1964 è stata aggiunta la statua del "Tradimento di Giuda", realizzata dal prof. Salvatore Bruno di Bari e nel 1987 quella di "Gesù incontra la Madonna", opera di Michael Camilleri Cauchi, con la richiesta di rispettare lo stile delle altre statue di manifattura leccese.
La processione è quindi composta attualmente da un totale di dieci statue.
Le statue del Guacci hanno subito un primo restauro nel 1964 per mano di Salvatore Bruno.
Questo restauro, eseguito nella sacrestia della chiesa, non riuscì molto bene per cui, successivamente, tutte le statue sono state inviate a Lecce presso il laboratorio di cartapesta del prof. Antonio Malecore che, tra il 1989 ed il 1992, le ha riportate all'origine.
La processione esce attualmente dalla Basilica della Natività di Nostra Signora.




- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.